Un breve estratto dei messaggi che giungono in redazione in occasione del ventennale della rivista. I testi integrali saranno pubblicati in un numero speciale dei quaderni della rivista.
Quale circostanza propizia, i vent’anni della Rivista M@gm@, anniversario che celebra la copiosa dedizione intellettuale, specchio verso il tempo moderno, corredato da indagini sociologiche ramificate alla comprensione dell’umano che non si vuole perdere, né rimanere anonimo. Un bagaglio di contributi ha caratterizzato negli anni la Rivista, contributi arricchenti per le scientifiche narrazioni interdisciplinari.
Dopotutto M@gm@ è una rivista internazionale di scienze umane e sociali, inclusiva di argomentazioni atte a indagare, segnare i nostri tempi, sempre più anonimi, con l’ambizione di dare ad essi un’anima intellettuale prodiga di profondità, analisi, dei diversi campi in cui viene a strutturarsi, comprensivi di poesia, arte, filosofia, storia, scienze umane e sociali.
Un contenitore di esperienze, di indagini, di arte e interiorità umana che esplicita il suo messaggio nel tempo, sì il tempo, un ‘interrogativo’ cui nessun individuo può sottrarsi e in cui è necessario trovare identità e appartenenza.
È felice circostanza il ventennale della Rivista anche perché nel trattare del tempo sociale, vengo a proporre una ‘questione di tempo’, legata alla conoscenza della storia del Calendario Gregoriano che, ancora oggi, necessita di trovare tracce di verità sull’autore della riforma, cioè Luigi Lilio, matematico mistero insoluto. Affascina il mistero della conoscenza e penetrarne particolarità instilla al desiderio profondo del sapere del ‘tempo’.
Ecco che, le scienze umane e sociali affascinano poiché permettono di indagare i diversi ambiti delle società nel mondo, ma quello che a mio avviso non può e non deve sfuggire è l’indagine della verità che appartiene all’uomo che ha bisogno di conoscersi nelle sue potenzialità perfettibili. A questo si può giungere interrogandosi, ponendosi dei dubbi, alimentando conoscenza, non facendo a meno della bellezza dell’arte, della profondità della poesia, del mistero che la ricerca storico/filosofica riserva. Indagare e indagarsi fanno emergere il non conosciuto che la nostra modernità, quasi spenta, nega anche a se stessa, cioè il divino che ci alberga.
Auguro alla Rivista M@gm@ sempre più fecondità interdisciplinare, scambio intellettuale prodigo di conoscenza.
Formulo i miei auguri al fondatore e Direttore scientifico Orazio Maria Valastro e a tutta la redazione. Ad maiora semper!
Maria Francesca Carnea (filosofa, consulente strategie di comunicazione, già docente invitato presso il Pontificio Ateneo S. Anselmo, Roma, in Comunicazione e spiritualità; Sociologia e spiritualità della comunicazione politica. Autrice di pubblicazioni a carattere storico, filosofico, socio-politico)